Le tanto chiacchierate merendine sono di nuovo all’attenzione dei nutrizionisti e ci sono dati a favore del consumo. Al Nord, dove si mangiano più merendine (2,2 kg pro capite l’anno), ci sono i più bassi livelli di sovrappeso e obesità infantile (24,7%). Il contrario di quello che avviene al Sud, dove la somma di obesità e sovrappeso dei piccoli arriva al 37,8% e i consumi di merendine scendono a 1,6 kg pro capite. A giocare un ruolo fondamentale, infatti, sono attività fisica ed educazione alimentare, perché l’ago della bilancia sale dove diminuisce la propensione a fare sport, a mangiare ogni giorno frutta e verdura e a consumare una merenda di metà mattina adeguata. E’ quanto emerge da un’analisi realizzata dal sito internet, voce dell’Associazione industrie del dolce e della pasta italiane (Aidepi).
I numeri dell’attività fisica
Degli oltre 2,2 milioni di bambini tra i 6 e i 10 anni che praticano uno sport o fanno attività fisica, la maggiore concentrazione si trova nelle regioni con bambini più magri e in salute e dove il consumo di merendine è più alto. Un dato che emerge anche dalla ‘sorveglianza passi’, con le regioni del Sud che hanno il maggior numero di sedentari, dalla Basilicata (65%), a Calabria (48,2%), Campania (46%), Sicilia (43,4%) e Puglia (40,9%). Le regioni con meno sedentari sono Bolzano (9%) e Trento (16,7%), Friuli Venezia Giulia (20,7%) e Lombardia (21,1%). Stesso trend per il consumo di frutta e/o verdura giornaliero, al Nord l’80% dei bambini, al Sud i picco negativo in Calabria (63,5%).
Spiega l’esperta
”E’ sbagliato additare un alimento come responsabile di un fenomeno così complesso come l’obesità – spiega Valeria Del Balzo, biologa nutrizionista – a contare è soprattutto lo stile di vita, dal movimento alle corrette abitudini a tavola; e quindi il consumo di merendine non risulta affatto centrale, sono alimenti che possono essere utilizzate come ‘break’ a metà mattina o metà pomeriggio, perché hanno dalle 110 alle 180-200 calorie e coprono in media tra il 6 e il 7% della quantità di energia raccomandata ogni giorno a bambini e ragazzi”.